The Day Their Cock Stood Hard

Il giorno che conobbi Carpenter, in quella lurida pensione, tutto il mondo stava col fiato sospeso. Cosa volevano da noi quei mostri alieni? La mia vita era un disastro da quando il papà di Bobby non c'era più; Tom era solo una consolazione passeggera, il salvagente al quale mi ero aggrappata nel momento del bisogno, ma non il padre che desideravo per Bobby.

Poi quello straniero venuto da lontano è entrato nella mia vita, e mi ha ridato la speranza. Quando è venuto a prendermi a lavoro, pochi giorni dopo il nostro primo incontro, ho capito che non era un uomo come gli altri. Mi ha presa per mano e l'ho seguito, dentro all'ascensore. Quando si è fermato e siamo rimasti bloccati dentro ho sentito un brivido. Dentro quella gabbia di acciaio, Carpenter mi ha rivelato di essere uno di loro: un extraterrestre. Il suo vero nome è Klaatu. Il suo popolo è venuto sulla Terra per insegnarci che l'amore è meglio della guerra. Mi ha spogliata e mi ha mostrato le peculiarità della sua specie: sono esseri molto intelligenti e sensibili, privi di distinzione di genere uomo/donna, capaci di godere solo del piacere che procurano ad altri. Si nutrono letteralmente dell'amore che danno, e degli orgasmi che ne ricevono in cambio: questo è tutto ciò che serve loro per vivere e prosperare.

Poi, però, il governo si è messo paura e ha deciso di dare la caccia a Klaatu. Ci hanno trovati e lo hanno fatto secco; o almeno così credono, perché non sanno che sono riuscita a raggiungere la sua nave spaziale e a chiedere l'aiuto dei suoi compagni. Mi è bastato pronunciare quelle parole che mi aveva insegnato: “Klaatu barada nikto”, “Klaatu mi ha mostrato la via”. Mi hanno portata via con loro, dopo aver resuscitato il mio amato. Ora vivo sul loro pianeta, e non sono mai stata più felice: Klaatu e io facciamo l'amore tutto il giorno, e sono servita e riverita come un'esotica regina straniera. Vi chiederete che ne è stato di mio figlio Bobby… beh, a essere sinceri non ne ho idea. Ma in fondo Tom non sarà poi tanto male come padre!

The day I met Carpenter, in that filthy motel, the whole world was holding his breath. What did those alien monsters want from us? My life was a mess since Bobby's dad was gone; Tom was just a passing consolation, the life vest I had clung to in despair, but not the father I wanted for Bobby.

Then that stranger who came from afar came into my life and gave me hope. When picked me up at work, a few days after our first meeting, I realized he was not a man like any other. He took me by the hand and I followed him into the elevator. When it stopped and we got stuck in, I felt a chill. Inside that steel cage, Carpenter told me he was one of them: an extraterrestrial. His real name was Klaatu. His people came to Earth to teach us that love is better than war. He undressed me and showed me the peculiarities of his species: they are very intelligent and sensitive beings, devoid of distinctive male/female genders, able to enjoy only when they give pleasure to others. They literally feed on the love they give, and the orgasms they get in return: this is all they need to live and prosper.

But then the government became afraid and decided to hunt Klaatu. They found us and they killed him; or so they believe, as they don't know I managed to get to the spaceship and ask his companions for help. All I had to do is say those words that Klatu taught me: "Klaatu barada nikto", "Klaatu showed me the way". They resurrected my beloved and took me with them. Now I live on their planet, and I have never been happier: Klaatu and I make love all day long, and I am served and revered like an exotic queen. You may wonder what happened to my son Bobby. Well, to be honest, I have no idea; but after all Tom can't be so bad as a father!